VERNASCA E IL SUO TERRITORIO
Il Comune di Vernasca occupa un territorio stretto ed allungato al confine tra la provincie di Piacenza e di Parma e costituito dalle tre valli parallele dei torrenti Arda, Ongina e Stirone. A sud il territorio è montuoso, dominato dai boschi e dal grande lago artificiale formato dalla diga di Mignano.
I paesi che sorgono su questo versante sono tipici borghi rurali costituiti in gran parte da antichi edifici in pietra come nel caso di Vezzolacca, Castelletto e Settesorelle.
VERNASCA
La storia
La zona di Vernasca, abitata sin dal Neolitico, venne strappata dai romani alle popolazioni liguri qui insediate all’epoca della conquista. A guardia della vallata i Liguri avevano eretto sui rilievi una serie dei loro villaggi fortificati, i cosiddetti “castellieri”, edificati a vista l’uno rispetto all’altro per consentire alle informazioni di correre veloci. Tracce di castellieri sono state trovate a Rocchetta di Carameto, a Settesorelle e a Casali di Morfasso. Il sistema dei castellieri, ancora in fase di studio e sul quale sono state formulate numerose ipotesi, interessava comunque tutto l’Appennino piacentino ed era una prerogativa comune a tutte le popolazioni di ceppo celto-ligure della zona.
Successivamente alla presenza romana, dopo il periodo privo di notizie storiche corrispondente all’Alto Medioevo, il territorio di Vernasca entrò a far parte dei possedimenti dell’Abbazia di Val Tolla, fondata presumibilmente nella prima metà del secolo VII. Durante questo periodo il borgo, ancora denominato “Lavernasco” come nella forma originaria, fu dotato dall’Abbazia di un castello (secolo X). Tale fortilizio è nominato in un documento in cui l’imperatore Enrico II concede un privilegio all’Abbazia stessa.
Il castello venne acquistato nel 1029 dal marchese Ugo di Provenza, quindi passò ai Malaspina per poi tornare all’Abbazia (1048), della quale seguì il destino: passato con tutti gli immobili agli Sforza di S. Fiora rimase per un certo periodo in auge quale sede del giusdicente di Val Tolla (insieme al castello di Sperongia) quindi andò in rovina quando questa funzione civile fu trasferita a Lugagnano. Gli stessi Sforza di S. Fiora (ramo Cesarini) rimasti proprietari del feudo di Vernasca fino al Settecento, furono privati dei propri domini con la venuta degli eserciti napoleonici; durante questo periodo Vigoleno divenne un centro resistenza dei contadini locali contro le depredazioni ed i soprusi dei soldati francesi.
Nel 1815 venne costituito il Comune di Vigoleno, il cui territorio corrispondeva approssimativamente all’attuale Comune di Vernasca; occorre notare come a quel tempo Vigoleno fosse un centro abitato ben più popoloso di Vernasca. Nel 1851 tuttavia, per iniziativa di Carlo III di Borbone, il capoluogo comunale fu definitivamente spostato a Vernasca.
La Pieve di San Colombano
Dei caratteri originari, Vernasca conserva i resti della romanica Pieve di S. Colombano (secolo XII) con il campanile e l’abside, attualmente inseriti nel gradevole contesto di una piazza – giardino nella parte alta del paese; il resto del tempio è stato abbattuto all’inizio del Novecento, quando era già stato reso pericolante da una frana. La nuova chiesa venne edificata nel 1890 più in basso rispetto all’antica Pieve.
Le parti superstiti della Pieve, originariamente edificata su di un impianto basilicale a tre navate nei pressi dello scomparso castello di Vernasca, sono affiancate dall’antica canonica che attualmente ospita il Centro Visita Provinciale della Via Francigena, uno spazio museale e didattico nel quale sono raccolti, al pianterreno, materiali illustrativi e reperti storici riguardanti la tratta piacentina del cammino di pellegrinaggio verso Roma. Al primo piano sono invece esposti gli affreschi distaccati dalle pareti absidali dell’antica Pieve, tra cui quello della “Madonna Incoronata”. Questi affreschi, risalenti al 1474, furono staccati e restaurati nel 1969; ora sono esposti al pubblico in quest’ambito, dopo essere stati ospitati per anni nei locali del Municipio.
I dintorni di vernasca
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siamo in alta val d’arda
L’Alta Val d’Arda è la parte appenninica della valle più a est della provincia di Piacenza, al confine con la provincia di Parma.
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